Descrizione del progetto

Il progetto

Pasturs cerca di migliorare la convivenza tra allevamento e grandi predatori (orso e lupo) attraverso giovani volontari, che aiutano nella vita lavorativa d’alpeggio, promuove inoltre l’utilizzo di misure di prevenzione, che difendono il bestiame da potenziali incursioni di lupi e orsi.

Pasturs sostiene il dialogo costruttivo che aiuta ad arginare i conflitti presenti, propone soluzioni condivise e sensibilizza sulle tematiche di conservazione della biodiversità e delle produttività umane.

Le misure di prevenzione

Le misure di prevenzione sono un elemento comunicativo verso i predatori: orso e lupo sono mammiferi dall’intelligenza deduttiva complessa e imparano presto quali elementi costituiscono un eccessivo investimento energetico o procurano loro dolore fisico (elettricità) o rischio di incolumità (cani). 

I metodi di prevenzione più efficaci sono: sorveglianza del bestiame da parte dell’uomo, utilizzo di recinzioni elettrificate (attraverso apposito elettrificatore portatile), utilizzo di cani da guardiania (es. razza Pastore abruzzese), ricovero notturno.   

I volontari

I volontari selezionati, dopo aver seguito un breve corso di formazione, trascorrono un periodo in alpeggio aiutando l’allevatore nel suo lavoro quotidiano. Le loro principali attività sono: la sorveglianza del gregge, l’aiuto nella gestione dei cani, il montaggio/smontaggio delle recinzioni elettriche di contenimento del bestiame, la sensibilizzazione e informazione dei turisti sulle corrette tematiche di conservazione della biodiversità e delle produttività umane.

“…E’ stata senz’altro una delle esperienze più belle della mia vita, che mi porterò dentro al cuore, e ricorderò sempre con tanta emozione. La Linda che è partita, non è la stessa Linda che è tornata. Tre settimane di alpeggio mi hanno in qualche modo cambiata, mi hanno aperto gli occhi su cose che prima non sapevo o non avevo ancora scoperto e provato. Ho imparato tanto, sia per quanto riguarda la conduzione di un gregge al pascolo, sia per quanto riguarda le più piccole cose…medicare una pecora ferita, prendere una capra per mungerla, l’utilizzo dei cani da conduzione, chiamare gli animali per farli entrare/uscire dal recinto, sistemare le reti elettrificate…e tantissime altre attività che la vita d’alpeggio ti dà l’occasione di sperimentare. Ho imparato tanto, e per questo devo ringraziare chi mi ha dato la possibilità di fare questa esperienza meravigliosa sia a livello personale che formativo, posso affermare che il Progetto Pasturs è un progetto straordinario, che oltre a promuovere la convivenza tra i grandi carnivori e le attività zootecniche tramite l’utilizzo di sistemi di prevenzione dagli attacchi, permette l’incontro e lo scambio culturale tra i giovani e i pastori, un dialogo proficuo che può aiutare a valorizzare il territorio montano, e magari dar inizio ad un ritorno di giovani coraggiosi e volenterosi a praticare l’allevamento tradizionale, al ripopolamento delle vallate e delle montagne, portando avanti la tradizione culturale dei pastori…” Dal racconto di Linda, volontaria in Alpe Grabiasca (Gandellino – Bg).